Ogni ragazzo è caratterizzato dalla sfera personale, sociale, culturale, etica e religiosa; il nostro obiettivo è quello di far crescere armonicamente l’alunno-persona.
Le sfide che come scuola abbiamo di fronte oggi sono, principalmente, il pluralismo culturale, politico e religioso, i rapidissimi mutamenti tecnologici, il life-long-learning, la lotta contro l’esclusione sociale, la giusta attenzione alla dignità dell’uomo e alla custodia dell’ambiente. Cerchiamo di affrontare queste importanti sfide attraverso una parola chiave: personalizzazione.
Personalizzazione, nella nostra scuola, vuol dire: capacità degli educatori di interpretare i bisogni degli allievi e di valorizzarne le qualità, le potenzialità e le predisposizioni specifiche; promozione dell’autonomia dei ragazzi affinché siano in grado di trovare e coltivare le proprie inclinazioni più autentiche; impegno per una valutazione attenta che non si basi sul semplice voto di profitto, ma che miri a sottolineare i punti di forza di ogni alunno; formazione in definitiva, di personalità solide, responsabili e aperte all’accoglienza e al rispetto dell’altro da sé.
La presa di coscienza della propria identità in tutte le sue dimensioni comporta principalmente la cura di sé, intesa come rispetto verso se stessi e verso gli altri, dei propri bisogni fisici e della propria interiorità. L’attenzione al proprio io deve sempre avvenire all’interno della classe, intesa come gruppo, embrione della comunità. La cura dell’ambiente scolastico, inoltre, diventa la prima forma di educazione al rispetto per la natura. Un’educazione alla cittadinanza attiva, poi, sensibilizza l’alunno all’attenzione verso le molteplici sfide della contemporaneità.
Riteniamo che solo un ambiente serio, sereno, curato e accogliente possa favorire una proficua interiorizzazione del sapere, unita alla crescita autentica della persona.
In sintonia con quanto affermato in esordio del nostro progetto educativo, più che mai nel terzo anno è porre le basi di un ponte di collegamento con la scuola superiore. Nel corso dell’ultimo anno un’attenzione più incisiva si riserva al delineamento di una coscienza etica, capace di aiutare il ragazzo a distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. Gli alunni sono stimolati ad assumere anche compiti di responsabilità che richiedono impegno, costanza e sacrificio, volti al bene comune, e sono invitati ad essere modelli positivi per i più piccoli.
Oggi un individuo ben formato non è tanto una persona con la testa piena di concetti quanto, invece, un soggetto che sa apprendere, che sa porsi in maniera critica e consapevole di fronte alla complessità della realtà in cui vive, che sa adattare i propri saperi alle concrete necessità che gli si pongono di fronte, consapevole che la conoscenza, oggi come non mai, è fatta di certezze, maturate all’interno di una pluralità di punti di vista, di metodi, di ipotesi ed anche di errori.