Lieto bilancio della prima settimana…

Nunc demum redit animus

Ora finalmente ritorna il respiro (Tacito)

Sfidando le regole della scaramanzia, desidero condividere con tutta la comunità bertoniana il gioioso annuncio di come la nostra scuola, dall’infanzia ai licei, abbia vissuto serenamente e mettendosi già alacremente al lavoro la prima settimana dell’era scolastica post-Covid. 

Tutti gli alunni, bambini e ragazzi più grandi, hanno trovato posto nelle aule, potendo anzi accogliere nuovi studenti che hanno chiesto al Bertoni la garanzia, altrove purtroppo non assicurata, di una piena ripartenza; l’orario delle lezioni è iniziato a pieno ritmo con tutti i docenti stabilmente in cattedra; ovunque si è respirato uno straordinario entusiasmo per il ritorno a scuola, che quest’anno ha avuto un significato particolare e importante come mai prima. 

Ho visto da parte di tutti un’encomiabile prova di maturità e di responsabilità e allo stesso tempo tanta serenità e clima di gioia e amicizia: tra le più care testimonianze di gratitudine giunte da parte di molte famiglie ricordo quella che ha dichiarato come nel nostro istituto abbiamo costruito assieme un sistema che tutela la sicurezza e la salute senza però dare l’impressione che ci sia mai stata una pandemia. Ha vinto la vita, non abbiamo permesso che la scuola diventasse un carcere e per questa ragione, senza intenti sentimentalistici, voglio rivolgere il mio profondo grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo e continueranno, ne sono certo, a farlo.

Grazie a voi, nostri straordinari e unici alunni: state dimostrando grande senso etico di rispetto non meramente formale delle regole di buon senso che tutelano la salute di tutti. Abbiamo molto discusso assieme a voi del valore morale della fiducia e della corresponsabilità, lungi dal voler imporre una selva intricata di norme e divieti: desideriamo che diventiate cittadini, non sudditi. 

Grazie a voi famiglie, per la vostra preziosa collaborazione e per aver compreso i grandi sforzi che abbiamo compiuto per permettere la ripartenza della scuola con efficienza e qualità.

Grazie ai docenti di ogni ordine e grado: come ogni giorno, ancor prima dell’emergenza sanitaria, testimoniate il vostro amore e la vostra dedizione per l’alta missione culturale ed educativa che avete in mano. Non ho sentito un solo insegnante lamentarsi per la fatica di questi mesi o per la paura del fare ritorno in classe, indipendentemente dall’età o dalla situazione famigliare di ciascuno: al contrario assisto quotidianamente a prove di entusiasmo e di tanta voglia di mettersi in gioco e di spendersi senza riserve per il bene dei giovani che ci sono affidati. 

Grazie a tutti coloro che lavorano nella nostra scuola come non docenti: stanno dedicando una cura amorevole all’ordine e alla pulizia di ogni ambiente del Bertoni, per renderlo sempre più una seconda casa bella e accogliente e per garantire l’efficienza dei servizi amministrativi e di segreteria. 

Grazie alla comunità stimmatina bertoniana per il suo impegno e la sua passione profetica che guarda sempre fiduciosamente avanti: anche nei tristi mesi passati della chiusura della scuola, essa ha lavorato a pieno ritmo per abbellire l’edificio, rendendolo più gioioso al momento della riapertura, e per investire sempre più nell’arricchimento e nell’aggiornamento formativo delle nostre scuole.

Grazie a chi legge, perché immagino possa condividere, se non tutto, almeno molto di quello che ho scritto.

Perché non saranno i banchi con o senza rotelle, le mascherine, il gel e le visiere a fare la scuola: la scuola sono il cuore, la mente, l’alto senso morale e civile di chi ci studia, ci lavora, ci vive e soprattutto ci crede.

Prof. Gabriele Ragogna