Lettera alla me maturanda

Eva Paulin, diplomatasi nel nostro liceo classico dieci anni fa, ripensa ai ricordi scolastici, mandando un importante messaggio ai liceali bertoniani di oggi e di domani.

Cara Eva di 10 anni fa,

la maturità è vicina e presto partirai per nuovi lidi.

Stai per lasciare quello che per 5 anni è stato un porto sicuro, che ti ha meticolosamente preparata, aiutandoti a costruire una solida nave dalla chiglia robusta e dalle alte vele. È stato proprio questo il percorso al Liceo Bertoni: il quotidiano gettare solide basi, che hanno permesso di costruire quell’imbarcazione ora pronta a prendere il largo.

In questi 5 anni fra i banchi ti è stato insegnato un metodo, che ti sarà fondamentale durante il percorso universitario e anche in ambiente lavorativo; hai coltivato la curiosità e il desiderio di apprendere e approfondire; ti è stata trasmessa preziosa conoscenza, che abbi cura di custodire negli anni.

Questo è stato possibile grazie ai Professori che ti hanno accompagnata in questo percorso. Persone, prima che professori, che tra una lezione e l’altra sono stati sempre pronti a fare un sorriso, a consigliare un libro da leggere o un film da guardare, non solo per scuola, ma anche per diletto. Ci sono stati anche in quelli che sono stati momenti più difficili, di smarrimento, sempre pronti a supportarci. E sono stati anche maestri: appassionati e preparati, duri ed intransigenti a volte, ma pronti a premiarci là dove c’era il merito; e soprattutto sempre desiderosi di trasmettere la loro passione, non solo all’interno, ma anche all’esterno dei confini scolastici. Ed ecco che una lezione di Greco tra una versione e l’altra, diventa un’occasione per assaggiare la cucina tipica greca, e una lezione di astronomia diventa un’uscita notturna per osservare un’eclissi lunare.

Non solo questo, ovviamente, è stato il Liceo Classico: anche tante ore passate sui libri, preparando verifiche e interrogazioni. E crescendo, studiare è cominciato a diventare una passione, è diventato desiderio di approfondire ed apprendere, di scendere sempre un poco di più nel dettaglio, per te stessa, per rinforzare la chiglia di quella nave.

E ora che i tempi sono maturi, e che la nave è pronta, costruita e approvvigionata, è tempo per te di partire verso nuove esperienze. E’ il momento di levare l’ancora e salpare, verso il mare aperto, sconosciuto, scuro e profondo, dove non si trova un percorso tracciato e chiaro, ma in cui tu stessa disegnerai la tua traiettoria, miglia dopo miglia.

E se questo ignoto può fare paura, ricordati sempre che saranno le solide basi costruite ti permetteranno di rientrare in rotta , saranno quelle che ti permetteranno di fare il miglio in più e arrivare all’obiettivo che ti eri preposta, con metodo, curiosità e conoscenza.